Convegno in Toscana – Verso un nuovo modello di Welfare

Si terrà il prossimo 27 aprile a Firenze il convegno “Verso un nuovo modello di welfare. Il ruolo del terzo settore in Toscana” promosso dalla Regione Toscana – Osservatorio Sociale Regionale, in collaborazione con Cesvot, Anci, Copas.Nella nota di presentazione sul sito della Regione, si sottolinea come “Il Terzo Settore in Toscana è una realtà molto dinamica, fondamento delle economie solidali, che tendenzialmente sfugge a modelli statici in quanto soggetto a trasformazioni legate ai mutevoli cambiamenti sociali, economici e culturali. Trasformazioni che spingono verso nuovi modelli di welfare locale e rendono i soggetti del Terzo settore antenne sensibili verso i nuovi bisogni sociali. Nell’occasione sarà presentato il primo rapporto sul Terzo Settore in Toscana e verranno illustrati i nuovi Progetti d’Interesse Regionale (PIR) che saranno finanziati dalla Regione Toscana ai soggetti del Terzo Settore.” L’iscrizione all’evento (gratuito) può essere fatta compilando questo form online.

Sarà interessante capire se dai dati del rapporto così come dagli interventi programmati, emergeranno elementi strutturali e/o di prospettiva nuovi per il tessuto del nonprofit toscano, così radicato e diffuso, ma anche attraversato da difficoltà. Due aspetti in particolare ci sembrano rilevanti nel contesto attuale: la sostenibilità e i modelli di collaborazione a rete. Il primo aspetto, lo abbiamo riscontrato in questi anni della crisi, attraversa pesantemente molte organizzazioni che rischiano di scomparire perché non più in grado di sostenere appunto crescenti domande e una marcata difficoltà nel reperire risorse (fondi, volontari, competenze…). Il secondo, più di taglio sistemico, attiene alla capacità di generare autentiche e durature esperienze di networking collaborativo che possano aumentare una ‘solidarietà interna’ al sistema e una sua più efficace capacità di generare coesione sociale.

Si tratta di due aspetti centrali che spesso ci ritroviamo ad affrontare in esperienze formative e consulenziali e che stanno assumendo una dimensione non più isolata, ma sistemica appunto. Il convengo ci auguriamo possa proiettare il nonprofit impegnato nell’ambito del welfare su piste di sviluppo capaci di cogliere anche questi aspetti.